giovedì 29 gennaio 2015

Rita Dalla Chiesa: "Ecco perché vorrei mio fratello Nando al Quirinale"



di Cinzia Marongiu 

Nando Dalla Chiesa come Presidente della Repubblica. Nel toto-Quirinale, tra Romano Prodi e Giuliano Amato, tra Giancarlo Magalli e Vittorio Feltri, tra boutade e provocazioni, fra veti incrociati e trappole, è spuntato a sorpresa anche il nome del figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, docente universitario, saggista, presidente di Libera, l’associazione contro le mafie fondata da Don Ciotti, e con un passato da politico “idealista e di sinistra”.


A promuoverlo, tra una raccolta di firme su Facebook e un’altra petizione web, c’è la sorella, Rita, famoso volto televisivo che per tanti anni ha fatto la storia di Mediaset e di Forum. “lo, so che sembro la classica sorella innamorata del fratello”, ride lei. “È nato tutto quasi per scherzo e , tra l’altro, all’insaputa di nando che si trova a berlino in questo periodo. La cosa bellissima è che a questa sottoscrizione partita su facebook hanno aderito tantissime persone che nemmeno conosco, davvero unite dalla voglia di aria nuova nelle stanze del potere”. Poi comunque io sono convinta di questa battaglia perché Nando è l’emblema di un certo tipo di persona che davvero ci vorrebbe al Quirinale. Uno che si è sempre battuto per i diritti umani e per la giustizia, uno che crede nelle istituzioni e nello Stato e che non scenderebbe mai a nessun compromesso. D’altra parte gli anni più bui della vita di mio fratello sono stati proprio quelli dedicati alla politica. Quel mondo è un acquitrinio dove una persona pulita come Nand, anche se ci si butta anima e corpo, finisce per rendersi conto che la fanghiglia tende sempre a trascinarti giù.E quindi l’unica cosa che si può fare è una bella doccia prima di ritornare alla società civile”.

Che litigi tra me e Nando per la politica
Rita Dalla Chiesa, pasionaria ed entusiasta come sempre, non è una che le manda a dire. E in questo caso, lei, che non ha mai nascosto le sue simpatie per il centro-destra, si trova a fare una battaglia di principio supportando una persona che ha idee politiche diverse dalle sue, come il fratello appunto.
È vero, io e Nando, ma anche io e l’altra nostra sorella Simona, abbiamo sempre litigato come matti per la politica. Loro sono sempre stati di sinistra e io invece ho sostenuto per tanti anni Berlusconi. Ma qui le idee politiche non c’entrano. Quello che conta sono ideali come la legalità e l’amore per la Costituzione, un terreno comune che costituisce le regole del gioco, l’idea che non si bara. Poi ognuno la può pensare come vuole, ma sulla lotta alla corruzione e sul rispetto delle regole non c’è confronto politico che tenga”.

Sono stata berlusconiana, ho votato anche Renzi ma oggi non mi riconosco in nessun politico
In pochi giorni le firme sono arrivate a quota 6.000. “Poi lo so che non se ne farà niente, ma sognare fa bene al cuore. Io per esempio spero che prima o poi il nostro Presidente della Repubblica sia eletto a suffragio universale e non più nelle stanze chiuse del Parlamento. Bisogna cambiare in Italia. Alle ultime elezioni ho votato per Renzi perché credevo nel cambiamento. 
Due anni fa sono stata anche tentata da Beppe Grillo, anche se poi il suo modo d fare poco democratico all’interno del movimento Cinque Stelle non mi ha convinto. 
Oggi, però, se devo dire la verità non c’è nessuno in cui io mi riconosca. Ho fatto 10 passi indietro in poltica. Quello che vorrei è soltanto un uomo nuovo, lontano dai giochi di partito. O magari una donna. Ce l’hai presente la classica casalinga di Voghera di beniamino Placido? Ecco, mi piacerebbe che a rappresentare il ostro Paese ci fosse davvero qualcuno abituato ad amministrare ujna famiglia e a fare i conti con la realtà di tutti i giorni”.

La tv? Tornerei domani mattina
E la tv? Dopo i 30 anni di Mediaset e la breve avventura de La 7, Rita Dalla Chiesa continua a essere molto popolare anche grazie al contatto quotidiano con i suoi fan su social network e sono in tanti a evocarne un ritorno in video.

Ci tornerei anche domani mattina perché a me piace lavorare e non necessariamente con la telecamera accesa in faccia Mi vedrei bene anche come autrice. Ma devo dire che il fatto di avere un po’ più di tempo, mi ha dato la possibilità di parlare con tante persone e di confrontarmi quotidianamente su tanti temi di attualità e soprattutto di recuperare una parte di me stessa da sempre sacrificata dai ritmi del lavoro quotidiano. Da poco poi ho comprati una piccola casa a Mondello, una vecchia casetta di pescatori. Adoro Palermo, lì dove mio padre è stato assassinato 30 anni fa, lì dove sono riposti i miei sentimenti più forti ma anche la speranza. Qualche giorno fa ero a Mondello seduta al tavolino di un bar. Beh, non ci crederai, ma in tanti, tra signore e pescatori, si sono avvicinati a salutarmi e si sono seduti a chiacchierare con me, raccontandomi delle loro vite e dei loro problemi. Sono volate via quattro ore. Così, davanti al mare…”.

Il link al sito di Tiscali

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