domenica 18 gennaio 2015

Più di quarant'anni di impegno contro la mafia

L'immagine è tratta dal sito Wiki Mafia http://www.wikimafia.it/(Foto: Pierpaolo Farina)

Ve lo immaginate che faccia farebbero i mafiosi d'ogni dove, i criminali in giacca e cravatta, i politici collusi con le organizzazioni mafiose, se al Quirinale fosse eletta una persona come Nando dalla Chiesa?


Il suo impegno per la legalità e contro le mafie nasce ben prima dell'assassinio del babbo, il generale dei carabinieri Carlo Alberto, avvenuto a Palermo il 3 settembre 1982.
Nando scrisse la tesi di laurea sulla mafia e la presentò alla Bocconi nel 1973: lui stesso lo ha ricordato a Berlino proprio in questi giorni. Questo impegno non è mai venuto meno negli anni, anzi si è rafforzato cogli studi, con le azioni, con l'organizzazione, con la testimonianza.

Con le mafie, dunque, Nando dalla Chiesa ci si è misurato misurato in tutti i modi: da studioso, da militante civile fondando circoli e giornali (fra tutti "Società Civile") e come presidente onorario della più grande associazione antimafia d''Italia e d'Europa (Libera), da fondatore e leader di un movimento politico andato in parlamento (la Rete), da parlamentare (membro e segretario della Commissione antimafia), da uomo delle istituzioni cittadine (oggi è presidente del Comitato antimafia del Comune di Milano), da scrittore, da giornalista, da autore teatrale; e non ultimo da familiare di vittima che è stato combattiva parte civile nel maxiprocesso di Palermo e ha avuto il coraggio di indicare per primo  le responsabilità politiche di Giulio Andreotti (con "Delitto imperfetto", nel 1984).  Da educatore. E da docente universitario, che ha introdotto il primo corso universitario in Italia sulla criminalità organizzata e ha dato vita a una intera scuola su questo a Scienze Politiche, dove oggi dirige l'Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'Università degli Studi di Milano (da lui ideato).

Oggi Nando ha portato l'antimafia anche all'estero, all'università  di Berlino (la più antica, la Humboldt), dove sta tenendo un corso per far capire anche alla Germania che cosa sia la mafia e che minaccia rappresenti anche per la società tedesca.

Non sappiamo se ai "grandi elettori" che a fine gennaio eleggeranno il nuovo presidente della Repubblica, questa profonda cultura antimafiosa che caratterizza e segna la vita stessa di Nando, farà effetto, se provocherà una qualche riflessione. Sappiamo, però, che oggi l'Italia per ritrovare se stessa, ha bisogno di Nando dalla Chiesa al Quirinale, perché non c'è prosperità, non c'è giustizia, non c'è sviluppo se non c'è legalità, e Nando è oggi il miglior garante che gli italiani possono chiedere.


Comitato per Nando dalla Chiesa Presidente della Repubblica



#nandodallachiesapresidente
#presidentedellarepubblica

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