tag:blogger.com,1999:blog-45616509979837824442024-03-14T18:50:57.375+01:00Nando dalla Chiesa Presidente della RepubblicaPromuovere e sostenere la candidatura di Nando dalla Chiesa a Presidente della Repubblica Italiana
<a href="https://www.change.org/p/parlamentari-e-delegati-delle-regioni-per-nando-dalla-chiesa-alla-presidenza-della-repubblica"><b>FIRMA LA PETIZIONE SU CHANGE</b></a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.comBlogger23125tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-92033242841267166082015-01-29T16:15:00.000+01:002015-01-29T16:15:05.765+01:00Nel segno del coraggio. Nando dalla Chiesa al Quirinale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghbpmp3_jc6slUSOdQnqFrdbWaGwSM8YY5i9QM3TBpavsbURMRQbwr4bjXfOo1HzXGPvZlJc0-4OwQgxZzQdmnuGF-cFg8qry-sTxObr77tW4cYZPsgj56M0JTeYjUmqlay44HrYKYNEQ/s1600/dalla-chiesa-carlo-alberto-nando.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghbpmp3_jc6slUSOdQnqFrdbWaGwSM8YY5i9QM3TBpavsbURMRQbwr4bjXfOo1HzXGPvZlJc0-4OwQgxZzQdmnuGF-cFg8qry-sTxObr77tW4cYZPsgj56M0JTeYjUmqlay44HrYKYNEQ/s1600/dalla-chiesa-carlo-alberto-nando.jpg" height="247" width="400" /></a></div>
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<i><b>di Giovanni Belfiori</b></i><br />
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Quando due settimane fa aprii la pagina Facebook "Nando dalla Chiesa Presidente della Repubblica", lo feci più per la grande stima che nutro nei confronti di Nando che per far tentare, all'ignaro amico, la scalata al Quirinale.<br />
Ignaro, sì, perché feci tutto senza avvisarlo. Solo a sera tardi lo chiamai. Nando era a Berlino, dove, fino ai primi di febbraio, terrà alla Humboldt, la prestigiosa università tedesca, alcune lezioni sulle organizzazioni criminali in Europa.<br />
Lo sentii contento, perché in una libreria berlinese aveva presentato il suo "Manifesto dell'Antimafia" e il pubblico era talmente numeroso da non riuscire neanche a entrare. Quando gli dissi che avevo aperto una pagina Facebook per promuovere la sua candidatura, pensò a uno scherzo.<br />
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No, non era e non è uno scherzo, perché ero e sono convinto che Nando dalla Chiesa abbia il profilo istituzionale, umano e professionale giusto per ricoprire la più alta carica dello Stato italiano.<br />
Il migliore tra quelli che oggi abbiamo in Italia. Stimato in Italia e all'estero. Capace di gestire e riscattare questo tempo gravido di miserie intellettuali, di crisi economiche, di fanatismi d'ogni risma, di egoismi così acuti e così sciocchi che da far perdere, a volte, perfino il lume della speranza.<br />
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Nando, ai miei occhi, è questo lume, questa voglia di riprendersi il tempo della vita insieme agli altri, questa consapevolezza ritrovata d'essere Paese con orgoglio ma senza nazionalismi, bensì come pezzo del mondo. Nando è l'ottimismo che necessariamente deve superare le paure.<br />
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E' la persona giusta, insomma. Non è solo questione di cognomi e di come si è capaci di portarli addosso -e Nando il suo cognome ha saputo viverlo con la dignità e il rispetto e l'amor filiale che tutti, davvero tutti, gli riconosciamo. E' soprattutto questione di ciò che ha detto e che ha fatto.<br />
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Nando ha trascorso una vita a sistemare e riordinare lettere affinché avessero un senso, e alla fine quelle lettere un senso lo hanno avuto, hanno scritto parole che possiamo leggere: legalità, libertà, giustizia, solidarietà, senso civico, difesa dei diritti, e potremmo leggerne molte altre se aprissimo le pagine dei libri che ha scritto, se ascoltassimo le interviste che ha rilasciato, se guardassimo le sue, purtroppo rare, apparizioni in tv. Nando dalla Chiesa è uomo di Stato, quello Stato che in questi giorni (e non solo in questi) lo ha ignorato e lo ha fatto ignorare.<br />
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E' presidente onorario di Libera, è presidente della commissione antimafia di Milano, dirige l’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano, è editorialista de Il Fatto Quotidiano, è stato fondatore del movimento “La Rete” insieme con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’ex sindaco di Torino Diego Novelli, è tra i fondatori della casa editrice Melampo. E' presidente dell’Isia di Urbino, la più importante istituzione in Italia per la progettazione grafica ed editoriale, ed è presidente dell'associazione Passaggi Cultura che organizza il Passaggi Festival della saggistica di Fano e il Passaggi Sport Festival di Cesena. Nel 2013 dal Comune di Milano la massima onorificenza cittadina, l’Ambrogino d’oro. E' un elenco disordinato di una piccola parte del curriculum di Nando dalla Chiesa.<br />
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Elencare ciò che ha fatto, le mille azioni contro le mafie, la passione per l'insegnamento, la sua sterminata e mai ostentata cultura, la generosità con cui si prodiga per le iniziative culturali, l'impegno civile per le cause più ostiche ma più nobili, sarebbe un utile esercizio di memoria, ma vi rinuncio per il rischio di non rammentare e riportare tutto. Ciò che ho scritto sopra, è sufficiente per giustificare l'impegno che, insieme, migliaia di italiani hanno messo in questi giorni per chiedere ai 'grandi elettori' di eleggere Nando dalla Chiesa alla presidenza della Repubblica.<br />
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Non ho mai chiesto a Nando se sia stato contento o no di questa mia iniziativa; immagino che avrà, quando ci incontreremo, non poche cose da rimproverarmi, poiché la sua riservatezza e la sua innata modestia gli avrebbero risparmiato questa esposizione.<br />
Ma troppo forte era in me la speranza che finalmente in Italia si potesse parlare un linguaggio nuovo nella politica e nelle istituzioni.<br />
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Non so se le idee politiche di Nando collimino alla perfezione con le mie, a essere sincero credo proprio di no. E sono certo che se dovessi incontrare molti dei firmatari, avremmo molto di cui discutere.<br />
Eppure il nome di Nando dalla Chiesa ci sta unendo, perché l'elezione del presidente della Repubblica non dovrebbe essere semplicemente l'elezione di un uomo di partito, ma l'elezione di un uomo che ha una sola parte: quella dei cittadini.<br />
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Oggi Rita dalla Chiesa, sorella di Nando, in una <a href="http://spettacoli.tiscali.it/articoli/televisione/15/01/29/nando-dalla-chiesa-presidente-della-repubblica-sorella-rita-intervista.html" target="_blank">intervista</a> spiega: “<i>È vero, io e Nando, ma anche io e l’altra nostra sorella Simona, abbiamo sempre litigato come matti per la politica. Loro sono sempre stati di sinistra e io invece ho sostenuto per tanti anni Berlusconi. Ma qui le idee politiche non c’entrano. Quello che conta sono ideali come la legalità e l’amore per la Costituzione, un terreno comune che costituisce le regole del gioco, l’idea che non si bara. Poi ognuno la può pensare come vuole, ma sulla lotta alla corruzione e sul rispetto delle regole non c’è confronto politico che tenga</i>”.<br />
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E' questo il linguaggio nuovo che si richiede oggi alla politica. Che conti più la 'ragion dei cittadini' rispetto alla 'ragion di Stato', perché -inutile nasconderselo- spesso la ragion di Stato è stata solo la maschera per coprire tutto e tutti, per mai sciogliere quel grumo grigio che ancora in questo 2015 mescola pericolosamente malaffare e politica e criminalità mafiosa, come ha mescolato terrorismo e servizi. mafia e politica.<br />
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Il presidente della Repubblica che sarà eletto nei prossimi giorni sarà il presidente degli italiani. Ma voglio, anche in queste ore in cui è in corso la 'chiama', ribadire che Nando dalla Chiesa sarà sempre il "mio presidente", perché ogni giorno, con l'esempio, ci insegna -lui, figlio di Carabiniere- che la legalità non è semplicemente temere la Legge, ma è superare lo stesso egoismo che, come lui stesso scrive nella straordinaria introduzione alla nuova antologia gramsciana che ha curato per Melampo, "<i>l'egoismo genera chiusura e dunque omertà, e sublima la convenienza, definita esclusivamente dai parametri del breve periodo e dell'ignoranza civile</i>".<br />
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Grazie, Nando!Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-39738199004845519232015-01-29T12:52:00.000+01:002015-01-29T12:52:11.736+01:00Rita Dalla Chiesa: "Ecco perché vorrei mio fratello Nando al Quirinale"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU7RfKgKuO8RNH7EVapn6Opsf6bIInO1kBK-0RjJqFxf69fdzwAPLYFNFXs8Ll9gXGpHlCcB4a4BblqK4izWO-XQXlTRPEHrH1rdH3bq8hTzyiL_Hv2ZYtFv0qXe8mo2WTVrJqJvlY7EU/s1600/IMG_0984.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU7RfKgKuO8RNH7EVapn6Opsf6bIInO1kBK-0RjJqFxf69fdzwAPLYFNFXs8Ll9gXGpHlCcB4a4BblqK4izWO-XQXlTRPEHrH1rdH3bq8hTzyiL_Hv2ZYtFv0qXe8mo2WTVrJqJvlY7EU/s1600/IMG_0984.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
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<i>di Cinzia Marongiu </i><br />
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<b>Nando Dalla Chiesa</b> come <b>Presidente della Repubblica</b>. Nel toto-Quirinale, tra <b>Romano Prodi e Giuliano Amato</b>, tra <b>Giancarlo Magalli e Vittorio Feltri</b>, tra boutade e provocazioni, fra veti incrociati e trappole, è spuntato a sorpresa anche il nome del figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, docente universitario, saggista, presidente di Libera, l’associazione contro le mafie fondata da Don Ciotti, e con un passato da politico “idealista e di sinistra”.<br />
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A promuoverlo, tra una raccolta di firme su Facebook e un’altra petizione web, c’è la sorella, <b>Rita</b>, famoso volto televisivo che per tanti anni ha fatto la storia di Mediaset e di Forum. “lo, so che sembro la classica sorella innamorata del fratello”, ride lei. “È nato tutto quasi per scherzo e , tra l’altro, all’insaputa di nando che si trova a berlino in questo periodo. La cosa bellissima è che a questa sottoscrizione partita su facebook hanno aderito tantissime persone che nemmeno conosco, davvero unite dalla voglia di aria nuova nelle stanze del potere”. Poi comunque io sono convinta di questa battaglia perché Nando è l’emblema di un certo tipo di persona che davvero ci vorrebbe al Quirinale. Uno che si è sempre battuto per i diritti umani e per la giustizia, uno che crede nelle istituzioni e nello Stato e che non scenderebbe mai a nessun compromesso. D’altra parte gli anni più bui della vita di mio fratello sono stati proprio quelli dedicati alla politica. Quel mondo è un acquitrinio dove una persona pulita come Nand, anche se ci si butta anima e corpo, finisce per rendersi conto che la fanghiglia tende sempre a trascinarti giù.E quindi l’unica cosa che si può fare è una bella doccia prima di ritornare alla società civile”.<br />
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<b>Che litigi tra me e Nando per la politica</b><br />
Rita Dalla Chiesa, pasionaria ed entusiasta come sempre, non è una che le manda a dire. E in questo caso, lei, che non ha mai nascosto le sue simpatie per il centro-destra, si trova a fare una battaglia di principio supportando una persona che ha idee politiche diverse dalle sue, come il fratello appunto.<br />
“<i>È vero, io e Nando, ma anche io e l’altra nostra sorella Simona, abbiamo sempre litigato come matti per la politica. Loro sono sempre stati di sinistra e io invece ho sostenuto per tanti anni Berlusconi. Ma qui le idee politiche non c’entrano. Quello che conta sono ideali come la legalità e l’amore per la Costituzione, un terreno comune che costituisce le regole del gioco, l’idea che non si bara. Poi ognuno la può pensare come vuole, ma sulla lotta alla corruzione e sul rispetto delle regole non c’è confronto politico che tenga</i>”.<br />
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<b>Sono stata berlusconiana, ho votato anche Renzi ma oggi non mi riconosco in nessun politico</b><br />
In pochi giorni le firme sono arrivate a quota 6.000. “<i>Poi lo so che non se ne farà niente, ma sognare fa bene al cuore. Io per esempio spero che prima o poi il nostro Presidente della Repubblica sia eletto a suffragio universale e non più nelle stanze chiuse del Parlamento. Bisogna cambiare in Italia. Alle ultime elezioni ho votato per <b>Renzi </b>perché credevo nel cambiamento. </i><br />
<i>Due anni fa sono stata anche tentata da <b>Beppe Grillo</b>, anche se poi il suo modo d fare poco democratico all’interno del movimento Cinque Stelle non mi ha convinto. </i><br />
<i>Oggi, però, se devo dire la verità non c’è nessuno in cui io mi riconosca. Ho fatto 10 passi indietro in poltica. Quello che vorrei è soltanto un uomo nuovo, lontano dai giochi di partito. O magari una donna. Ce l’hai presente la classica casalinga di Voghera di beniamino Placido? Ecco, mi piacerebbe che a rappresentare il ostro Paese ci fosse davvero qualcuno abituato ad amministrare ujna famiglia e a fare i conti con la realtà di tutti i giorni</i>”.<br />
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<b>La tv? Tornerei domani mattina</b><br />
E la tv? Dopo i 30 anni di Mediaset e la breve avventura de La 7, <b>Rita Dalla Chiesa</b> continua a essere molto popolare anche grazie al contatto quotidiano con i suoi fan su social network e sono in tanti a evocarne un ritorno in video.<br />
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“<i>Ci tornerei anche domani mattina perché a me piace lavorare e non necessariamente con la telecamera accesa in faccia Mi vedrei bene anche come autrice. Ma devo dire che il fatto di avere un po’ più di tempo, mi ha dato la possibilità di parlare con tante persone e di confrontarmi quotidianamente su tanti temi di attualità e soprattutto di recuperare una parte di me stessa da sempre sacrificata dai ritmi del lavoro quotidiano. Da poco poi ho comprati una piccola casa a Mondello, una vecchia casetta di pescatori. Adoro Palermo, lì dove mio padre è stato assassinato 30 anni fa, lì dove sono riposti i miei sentimenti più forti ma anche la speranza. Qualche giorno fa ero a Mondello seduta al tavolino di un bar. Beh, non ci crederai, ma in tanti, tra signore e pescatori, si sono avvicinati a salutarmi e si sono seduti a chiacchierare con me, raccontandomi delle loro vite e dei loro problemi. Sono volate via quattro ore. Così, davanti al mare…</i>”.<br />
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Il link al sito di <a href="http://spettacoli.tiscali.it/articoli/televisione/15/01/29/nando-dalla-chiesa-presidente-della-repubblica-sorella-rita-intervista.html" target="_blank">Tiscali</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-61083245108674538022015-01-28T21:42:00.001+01:002015-01-28T21:42:37.856+01:00Rassegna stampa, Nando Nando Dalla Chiesa Presidente della RepubblicaTimidamente, alcune testate giornalistiche cominciano a 'rivelare' che un gruppo di cittadini sta sostenendo il nome di Nando dalla Chiesa alla presidenza della Repubblica.<br />
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<b>"Nando Nando Dalla Chiesa Presidente della Repubblica". E duemila milanesi dicono sì</b><br />
Il link al sito del quotidiano <a href="http://www.ilgiorno.it/milano/nando-dalla-chiesa-presidente-1.613339" target="_blank">Il Giorno</a><br />
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<b>Quirinale, Candidato Dalla Chiesa</b><br />
Il link alla pagina di <a href="http://milano.repubblica.it/dettaglio-news/-/18048" target="_blank">Repubblica Milano</a><br />
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<b>Una petizione dal basso per candidare al Quirinale Nando Dalla Chiesa</b><br />
Il link alla pagina di <a href="http://www.affaritaliani.it/milano/dalla-chiesa-candidatura-280115.html" target="_blank">Affari Italiani</a><br />
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<b>Nando Dalla Chiesa, un altro nome giusto ma sbagliato per il Presidente della Repubblica</b><br />
Il link al sito di <a href="http://www.articolo21.org/2015/01/nando-dalla-chiesa-presidente-repubblica-renzi-rodota-amato-mattarella/comment-page-1/" target="_blank">Articolo 21</a><br />
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<b>Nando dalla Chiesa, un altro nome giusto ma sbagliato per il Presidente della Repubblica</b><br />
Il link al sito di <a href="http://nando%20dalla%20chiesa%2C%20un%20altro%20nome%20giusto%20ma%20sbagliato%20per%20il%20presidente%20della%20repubblica/" target="_blank">Antimafia Duemila</a><br />
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<b>#nandodallachiesapresidente vuol dire speranza</b><br />
Il link al sito di <a href="http://www.lettera43.it/blog/nomos-e-caos/attualita/nandodallachiesapresidente-vuol-dire-speranza_43675155082.htm" target="_blank">Lettera 43</a><br />
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<b>"Dalla Chiesa al Quirinale"</b><br />
Il link al sito di <a href="http://www.radiolombardia.it/rl/news.do;.w02?id=57146" target="_blank">Radio Lombardia</a><br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-13182150361782832652015-01-28T13:26:00.000+01:002015-01-28T13:26:55.544+01:00Nando dalla Chiesa, l'uomo giusto al posto giusto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbwQZ_5s4KuZ2WgbTduZyAtzwoo2OFukXcR2q15JFImg0_AWVlE-ftYIqlghJo5c1B2qNtmHkDkIe38X2TQ4qWfNW_6_oWOiiicBncst83OprrXX_cF6dJFEvhGow7stS9a4P0uzVwjEo/s1600/Carlo_Alberto_e_Nando_dallaChiesa.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbwQZ_5s4KuZ2WgbTduZyAtzwoo2OFukXcR2q15JFImg0_AWVlE-ftYIqlghJo5c1B2qNtmHkDkIe38X2TQ4qWfNW_6_oWOiiicBncst83OprrXX_cF6dJFEvhGow7stS9a4P0uzVwjEo/s1600/Carlo_Alberto_e_Nando_dallaChiesa.png" height="320" width="222" /></a></div>
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Conosco Nando da quasi trent'anni e a prescindere da qualsiasi considerazione politica credo sarebbe l'uomo giusto al posto giusto perché è una persona integerrima, con la schiena dritta e non è facilmente incasellabile.<br />
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Non si può infatti dire che sia l'espressione di questo o di quel partito: lui è espressione di valori, valori come la legalità, il rispetto delle regole, l'antifascismo, il lavoro. Lavora come non ho visto fare a nessuno e si spende per le cose in cui crede.<br />
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Da sempre investe nei giovani, dando loro la possibilità di crescere e costruire e questi messaggi sarebbero davvero rivoluzionari in questa Italia. Una persona così darebbe speranza non solo ai giovani ma anche ai meno giovani.<br />
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Lo so che le possibilità sono poche ma dobbiamo provarci sino in fondo per noi, per i nostri figli ed un po' anche per i nostri padri ed i nostri nonni che, tra l'altro, come suo padre, hanno combattuto e in molti casi sono morti per darci la libertà di cui oggi godiamo.<br />
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<i>Laura | incantalupolaura@gmail.com</i>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-92228647739160038642015-01-27T22:00:00.000+01:002015-01-27T22:00:00.055+01:00Nando Dalla Chiesa, un altro nome giusto ma sbagliato per il Presidente della Repubblica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEPfKZZ3F4-Z8MmMG6YO_MvHKpOrcB6UYGmN4M8GFwdi3ac2JJ-CK19-uu584PDJqLEAfew1qRH7V5mXnW5SLgzhI_Ze5kK1qigefJnhS2zB55RZyr98obq1iU3_NGAB_dxi4IgXojERE/s1600/articolo21.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="La candidatura scomoda di Nando dalla Chiesa presidente della Repubblica" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEPfKZZ3F4-Z8MmMG6YO_MvHKpOrcB6UYGmN4M8GFwdi3ac2JJ-CK19-uu584PDJqLEAfew1qRH7V5mXnW5SLgzhI_Ze5kK1qigefJnhS2zB55RZyr98obq1iU3_NGAB_dxi4IgXojERE/s1600/articolo21.jpg" height="92" title="La candidatura scomoda di Nando dalla Chiesa presidente della Repubblica" width="320" /></a></div>
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<i><b>da Articolo21.org</b></i><br />
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Come ogni volta il totoquirinale imperversa. E l’elezione per il Quirinale è un po’ come quando i Cardinali si riuniscono per eleggere il Papa. L’unica differenza è che questi ultimi, nel conclave, sono aiutati dallo Spirito Santo. Questa volta, forse, la similitudine è più stretta perché, sono in molti a dirlo, la nomina del nuovo Capo dello Stato sarà, se non altro, suggerita dal Nazareno.<br />
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Oggi il parlamentare piddino Giorgio Tonini al Senato, conversando con i giornalisti, ripeteva che non si sa assolutamente il nome che c’è nella testa di Renzi, e che lo stesso premier non si svela nemmeno con i collaboratori più stretti, leali e fedeli. Questo anche se il nome o “i nomi” ce li potrebbe già avere in mente. Tanti nomi per tanti scenari diversi. E aggiungeva che la situazione è un po’ come quella per l’elezione del Papa. Per diventare Papa serve che ti votino e che poi tu accetti. Quindi il mondo potrebbe esser pieno di Papa a metà, pronti ad accettare. Ma poi serve l’altro 50%, il voto dei Cardinali elettori. Nel caso del presidente della Repubblica almeno di 757 elettori alle prime tre votazioni e 505 dalla quarta in poi.<br />
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Ma il tema vero è legato ai nomi che circolano. Ce ne sono alcuni che stanno sui giornali e sui media quotidianamente, che però arrivano direttamente dalle chiacchiere in Transatlantico o dai capannelli politici di Camera e Senato. Altri che invece, sebbene spinti dalla società civile, spariscono nonostante ci siano davvero persone in caarne ed ossa a sostenerli.<br />
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Il direttore di articolo 21 Stefano Corradino ha fatto il caso eclatante di Stefano Rodotà. Fra i preferiti dagli italiani nei sondaggi, in cima alle classifiche; ma nel dibattito politico non passa perché scomodo. Oltre a Stefano Rodotà un’altra candidatura lanciata dalla società civile attraverso i social media e raccolte di firme è Nando Dalla Chiesa.<br />
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Su Facebook cittadini semplici, professori, intellettuali hanno organizzato una pagina (Nando dalla Chiesa presidente della Repubblica) che in pochi giorni ha raccolto più di tremila utenti. Su Change.org una raccolta di firma con poco più di 2000 sostenitori. Qualcuno può dire “pochi!”. Si, pochi ma veri. Ma pochi anche perché sebbene la Costituzione definisca che qualunque cittadino sopra i 50 anni con la fedina penale pulita e con il pieno godimento dei diritti politici possa essere eletto presidente della Repubblica, poi quelli che si candidano o vengono candidati davvero, sono solo coloro che riescono ad intercettare lo spazio dei media.<br />
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Questa è la prima regola. La seconda è la scomodità. Nando Dalla Chiesa e Stefano Rodotà – sebbene tra loro molto diversi – in comune hanno il rispetto massimo per la carta Costituzionale e per la legalità. Nando Dalla Chiesa è Presidente onorario di Libera. L’associazione fondata da Don Luigi Ciotti con la quale ogni politico è pronto a sottoscrivere patti ma poi, alla fine, quando si tratta di trasferire il patto pre elettorale, utile a raccogliere consenso nelle stanze di Montecitorio o di Palazzo Madama, in pochi lo rispettano.<br />
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Basta guardare alla legislazione legata al riutilizzo dei beni confiscati alla mafia, alla definizione di leggi antimafia su scala europea, alla necessità di una legge anticorruzione ben più forte di quella attualmente in vigore. O, molto più semplicemente, alla lotta contro una delle principali battaglie avanzata da Libera negli ultimi anni che è quella contro il gioco d’azzardo di Stato. Quel gioco d’azzardo legalizzato come le slot nei bar che produce disastri familiari, nuove povertà, malattie riconosciute come il gioco compulsivo. Si rinnovano concessioni e sconti alle società gestrici e poco si fa per intervenire sulla causa del disagio sociale prodotto da quel gioco infernale. Perché lo Stato, alla fine, ci guadagna. Anche se poi quei soldi li deve spendere per recuperare i malati di gioco alla vita normale.<br />
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Per questo la candidatura di Nando Dalla Chiesa non emerge. Perché forse ha detto molto sul berlusconismo di questi anni, ha contestato le leggi ad personam, si è espresso più volte sul conflitto di interessi. Non passa, anche se la sua candidatura potrebbe essere gradita ai cattolici e non è senza dubbio una candidatura del “Partito Democratico” e che, quindi, dovrebbe andare incontro alle richieste che arrivano dai centristi.<br />
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Insomma. L’identikit di Nando Dalla Chiesa è quello giusto stando alle parole che vengono spese ufficialmente e che sono “vere” forse come l’esistenza di Paperopoli. Ma non rispondono all’identikit reale che è quello che effettivamente c’è alla base di una scelta che deve mettere d’acordo non “le ragione” di tutti ma “gli interessi” di tutti. E badate bene: quegli interessi non sembrano quelli degli italiani ma quelli di cerchie più ristrette. Mah, speriamo che i grandi elettori siano aiutati. Sarebbe bello che la loro mano fosse forte nella scelta come quella dell’ultima elezione d’oltretevere. Non serve un aiuto divino. Ma il senso di responsabilità laico e civile.<br />
<br />
<a href="http://www.articolo21.org/2015/01/nando-dalla-chiesa-presidente-repubblica-renzi-rodota-amato-mattarella/" target="_blank">Link Articolo 21</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-51610860290350291102015-01-27T17:07:00.001+01:002015-01-27T17:07:21.250+01:00Quirinale, duemila milanesi 'candidano' dalla Chiesa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgTyYT3JRmc0Kso2TVWqc8JyLfUFXlJq8A8lEzjM5yD_k9p5BULIXTjbrMEjQh1_zz0jO7YpFwM9q11bCbq56jGtBGf8B4rJbk-OVgPGi78_x_YBnFqqdgDepXF13lWOMUJgRzbTgBk4U/s1600/logo_omnimilano.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Milano candida Nando dalla Chiesa presidente della Repubblica" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgTyYT3JRmc0Kso2TVWqc8JyLfUFXlJq8A8lEzjM5yD_k9p5BULIXTjbrMEjQh1_zz0jO7YpFwM9q11bCbq56jGtBGf8B4rJbk-OVgPGi78_x_YBnFqqdgDepXF13lWOMUJgRzbTgBk4U/s1600/logo_omnimilano.gif" title="Milano candida Nando dalla Chiesa presidente della Repubblica" /></a></div>
<br />
(OMNIMILANO) Milano, 27 GEN - Studenti, docenti, esponenti politici, imprenditori: sono 2mila le 'firme' da Milano per "candidare" Nando Dalla Chiesa alla Presidenza della Repubblica. "È una candidatura dal basso - spiegano i promotori dell'iniziativa -, di cittadini comuni verso un uomo di scienza, un educatore, un uomo della società civile con grande esperienza istituzionale e un uomo di cultura professore universitario.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Sono cittadini che sabato hanno ascoltato il grido d’allarme dei magistrati di tutta Italia sulla mafia che sta andando alla conquista del Paese.<br />
E’ una candidatura “né da palazzo né da bar”". Tra coloro che hanno firmato o comunicato il loro sostegno: Giuliano Turone (magistrato antimafia), Gianna Martinengo (imprenditrice), Linda Gilli (imprenditrice), Marco Vitale, Fulvio Scaparro, Giorgio Galli, Simonetta Lagorio, Francesca Pasini, Gianni Barbacetto, Mario Portanova, Giampiero Rossi, Rossella Minotti, Jole Garuti, Barbara Sorrentini, Michele Sacerdoti, Matteo Speroni, Lillo Garlisi, Maurizio Catino (docente Bicocca), Mariele Merlati e Christian Ponti (docenti Statale), Sandro Venturoli, Lucilla Andreucci (coordinatrice provinciale di Libera), Davide Salluzzo (coordinatore regionale di Libera), Bruno Contigiani (fondatore di "Vivere con lentezza"), Rosario Pantaleo, David Gentili, Lamberto Bertolè, Pierfrancesco Majorino, Basilio Rizzo, Carlo Monguzzi.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-52644868313561233182015-01-26T13:27:00.002+01:002015-01-26T23:12:43.526+01:00È l’Italia impegnata che si ritrova in questa sottoscrizione<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXHdWE2-BGIzjive-BKpPsszeRjgt6UPTrlCW7f6C-wqlpoGQoOxEqoQpUj-1G6-Hq7A2iaGHaRhmUEd9eRA3n_CNx6L7Dhx5xay7SyBWYeJsyga7lBCFL6xZupfhPhm_FZL4AVzt_Yxg/s1600/Nando-Dalla-Chiesa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXHdWE2-BGIzjive-BKpPsszeRjgt6UPTrlCW7f6C-wqlpoGQoOxEqoQpUj-1G6-Hq7A2iaGHaRhmUEd9eRA3n_CNx6L7Dhx5xay7SyBWYeJsyga7lBCFL6xZupfhPhm_FZL4AVzt_Yxg/s1600/Nando-Dalla-Chiesa.jpg" height="320" width="212" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"><br /></span>
<b style="line-height: 18.3999996185303px;"></b><span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">È l’Italia impegnata che si sta ritrovando in questa
sottoscrizione che avanza senza soldi e nel più assoluto silenzio mediatico.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">C’è un bel pezzo pregiato del giornalismo antimafia: </span><b style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Antimafia
Duemila</b><span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">, </span><b style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Stampoantimafioso</b><span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">, </span><b style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Miki Gambino</b><span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"> e </span><b style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Riccardo Orioles</b><span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">, colonne dei
“Siciliani” di Giuseppe Fava, </span><b style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Gianni Barbacetto</b><span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"> e </span><b style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Mario Portanova</b><span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"> del “Fatto” e </span><b style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Giampiero Rossi</b><span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"> del
“Corriere”, </span><b style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Barbara Sorrentini</b><span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"> di “RadioPopolare” e <b>Rino Giacalone</b>, free lance
siciliano portato in tribunale dai boss trapanesi, e <b>Marika Demaria</b> di
“Narcomafie”. O <b>Raffaele Sardo</b>, giornalista anticamorra che Saviano ha indicato
pubblicamente tra i sui maestri. </span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">E altri giornalisti come <b>Rossella Minotti</b> del
“Giorno” o <b>Laura Maragnani</b> di “Panorama” o <b>Matteo Speroni</b> del “Corriere”. Ci
sono imprenditori di fama nazionale, e noti anche per la loro intransigenza
etica, come<b> Marco Vitale</b>, <b>Gianna Martinengo</b> e <b>Linda Gilli</b>. </span><br />
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">C’è <b>Lillo Garlisi</b>. Con
loro la presidente nazionale della federazione trasporti della Cna, <b>Cinzia
Franchini</b>, la coraggiosa imprenditrice più volte minacciata dalla mafia degli
autotrasporti. </span><br />
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Ci sono più generazioni di preti in primissima fila, da <b>don Aldo
Benevelli</b>, mito della Resistenza nel cuneese, a don <b>Pino De Masi</b>, argine alle
cosche in Calabria. C’è la campionessa mondiale di nuoto <b>Novella Calligaris</b> e
l’avvocato per antonomasia dei migranti
di Lampedusa <b>Alessandra Ballerini</b>.</span><br />
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">C'è <b>Giuliano Turone</b> e ci sono i professori universitari
dell’antimafia, da <b>Maurizio Catino</b> della Bicocca di Milano a <b>Stefania
Pellegrini</b> di Bologna, da <b>Mariele Merlati</b> a <b>Ombretta Ingrascì</b> a <b>Christian Ponti</b>
della Statale di Milano. </span><br />
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Ci sono gli attori dei monologhi teatrali antimafia
<b>Beatrice Luzzi</b>, <b>Fabrizio Matteini</b> e <b>Massimo de Vita</b>. C'è la ex senatrice e
sottosegretaria alla Famiglia <b>Chiara Acciarini</b>. </span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack" style="font-family: inherit; line-height: 115%;"></a><span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">Intellettuali
come <b>Giorgio Galli, Fulvio Scaparro</b> e <b>Margherita Rubino</b> o <b>Simonetta Lagorio</b>. </span><br />
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">C’è
il coraggioso imprenditore che da anni lotta contro gli attentati della
‘ndrangheta di Reggio, <b>Tiberio Bentivoglio</b>. Ci sono la fondazione e la famiglia
di <b>Marcello Torre</b>, il sindaco di Pagani ucciso dalla camorra nel 1980. E
<b>Placido Rizzotto</b>, il nipote del grande sindacalista ucciso dalla mafia di
Luciano Liggio. </span><br />
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">E funzionari pubblici, insegnanti, presidi, operatori sociali,
consiglieri comunali, tra cui il capogruppo del Pd a Milano, <b>Lamberto Bertolé</b>, e <b>Rosario Pa</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<b>ntaleo</b>.
E amministratori locali, da <b>Roberta Miotto</b>, assessore a Seveso, a <b>Marina
Zopegni</b>, assessore a Chieri. E coordinatori regionali di Libera o esponenti di
altre associazioni antimafia, come <b>Jole Garuti</b>, presidente di Saveria
Antiochia-Omicron, o <b>Pierpaolo Farina</b>, l’ideatore di WikiMafia. O il presidente
del movimento “Vivere con lentezza” <b>Bruno Contigiani</b>. O le fondatrici di
“<b>democraziakmzero</b>”, associazione marchigiana tra le più vivaci e combattive.</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">
E c’è, soprattutto, un incredibile mondo di <b>laureati </b>e <b>studenti </b>del candidato, un
migliaio, che si sono fatti vivi da ogni continente e che sono forse la vera e
preziosissima cifra di questa sottoscrizione. È questa la fotografia della
società - società civile vera, non “star-system” - che sostiene oggi la
candidatura di Nando dalla Chiesa a presidente della Repubblica, in nome dei
valori di legalità in cui si riconosce.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-21380300571922288572015-01-24T09:30:00.000+01:002015-01-24T09:30:00.616+01:00La petizione per il Quirinale, gli studenti e un uomo felice<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiADs3hiu_C9dYmswtk6hDfYv1j81N__tt-Dz3Ox4zSvdPhS2o8Pg53HoI9Ez9yQez6mO7rceNgYctT9Slz_bgA6lo59UbIVca6ryDbMiaLRo0ScsxRCq2G-cFZ-7ttNlTPxRSE8DBalP8/s1600/berlino.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiADs3hiu_C9dYmswtk6hDfYv1j81N__tt-Dz3Ox4zSvdPhS2o8Pg53HoI9Ez9yQez6mO7rceNgYctT9Slz_bgA6lo59UbIVca6ryDbMiaLRo0ScsxRCq2G-cFZ-7ttNlTPxRSE8DBalP8/s1600/berlino.jpg" /></a></div>
<b><i>dal blog di Nando dalla Chiesa*</i></b><span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span> <br />
<br />
<br />
Berlino, 22 gennaio 2015- Di questa petizione per la presidenza della Repubblica c’è una cosa che mi allarga il cuore e mi fa sentire un uomo felice. Ed è la quantità di studenti ed ex studenti che hanno firmato, anche laureati di tempi lontani (vero, Mario?). Informandosi l’uno con l’altro, anche attraverso i continenti.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Gli studenti, i tuoi laureati, sono quelli che ti hanno potuto misurare sul campo, non in un incontro pubblico dove cerchi di dare il meglio di te quella volta, ma nella quotidianità ripetitiva e faticosa, negli obblighi che rispetti correndo e sbuffando, nella scelta di mantenere il ricevimento studenti o la lezione rinunciando ad andare in tivù, nella disponibilità che ti devi imporre anche quando hai cento problemi personali.<br />
<br />
Nel modo concreto in cui unisci ricerca della verità e passione civile. Sono quelli che capiscono se credi davvero in quel che dici. E se hai per loro rispetto e affetto o no; e concludono che sì, anche se ogni volta dici loro che nella tesi bisogna migliorare qui e lì, e aggiustare i tempi dei verbi, e che se continuano così rischiano di non laurearsi nella sessione prevista.<br />
<br />
Per chi ama l’università e i suoi allievi il fatto che tu sia per loro il presidente della Repubblica ideale, una “speranza” o addirittura un “sogno”, come vanno scrivendo nei luoghi più diversi, ha qualcosa di bellissimo, di meraviglioso, lasciate che ve lo dica con sincerità.<br />
<br />
E già che ci sono vi dico anche che fine hanno fatto i famosi alberi di Natale ammassati nei giorni scorsi sui marciapiedi di Berlino e nel frattempo (e finalmente) rimossi. Ripiantati in qualche montagna lontana o nella Foresta nera? No. Ci hanno fatto un bel falò. Tutti ammassati in una piazza e via con bevande calde per la gente che partecipa. Una specie di rito propiziatorio contro il gelo.<br />
Che cosa ne penso? Non lo so. Stavolta mi faccio solo ambasciatore (a proposito: vedeste che meraviglia l’ambasciata italiana, un vero monumento: l’aveva regalato Hitler a Mussolini e ce lo siamo tenuto, e abbiamo fatto bene…)<br />
<br />
<i>* Nando dalla Chiesa in questo periodo è a Berlino, dove tiene un corso intensivo sulle organizzazioni criminali mafiose alla celebre università Humboldt</i><br />
<br />
<a href="http://www.nandodallachiesa.it/public/index.php?option=content&task=view&id=2279">Il link al blog</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-88130328519746501752015-01-23T23:54:00.000+01:002015-01-23T23:54:03.785+01:00"E noi possiamo perché ci crediamo"<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhquMFlp3Esxt105NRpZiMAmuTTMZ_5ZFO_mvtURx5Zxt8snB7AifXGixVQG3cSi40JSlRP4_KPHdjjq1mHOjgq4IKi1_UyLwvRdfsA4USAfXdB868HhpUTBu_NVG44mNFQrLEzXMS4ks/s1600/falcone_dallachiesa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhquMFlp3Esxt105NRpZiMAmuTTMZ_5ZFO_mvtURx5Zxt8snB7AifXGixVQG3cSi40JSlRP4_KPHdjjq1mHOjgq4IKi1_UyLwvRdfsA4USAfXdB868HhpUTBu_NVG44mNFQrLEzXMS4ks/s1600/falcone_dallachiesa.jpg" height="302" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giovanni Falcone e Nando dalla Chiesa. Dal sito <a href="http://www.corriere.it/">www.corriere.it</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Ma davvero può lo stato dei servizi deviati, lo stato che ha collaborato attivamente con la mafia, lo stato che ha ucciso Dalla chiesa, La Torre, Mattarella, Moro, Falcone, Borsellino e tanti altri fedeli servitori della Repubblica e della Costituzione, lo stato di Portella delle Ginestre, lo stato che ha sacrificato poliziotti e carabinieri coraggiosi, lo stato stragista, lo stato sfruttatore, lo stato oppressore, lo stato della corruzione, lo stato dell'ingiustizia eletta a sistema di governo, lo stato della mediocrita' e dell'incompetenza, può davvero questo stato eleggere Nando della chiesa presidente?<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Può non avere paura di questo? Può non temere le rivoluzionarie conseguenze di questa nomina? Noi pensiamo di sì e cioè che può. Perché noi pensiamo che questo Stato deve cambiare.<br />
Lo dobbiamo a tutti quei nomi di assassinati dallo stato, lo dobbiamo ai corpi straziati dalle bombe, lo dobbiamo ai milioni di disoccupati rimasti senza lavoro per gli interessi e le incapacità di chi ci ha governato, lo dobbiamo agli oppressi dalle ingiustizie sociali, lo dobbiamo alle numerose vittime di una ormai incontenibile disuguaglianza. Noi lo dobbiamo a loro.<br />
<br />
E noi possiamo perché ci crediamo. Noi crediamo che Nando Dalla Chiesa possa essere il prossimo presidente della Repubblica e possa finalmente avviare un progressivo processo di liberazione di questo sfortunato Paese dall'ingiustizia che lo opprime. Sì, davvero noi possiamo.<br />
<br />
#nandodallachiesapresidente<br />
<br />
<br />
<b><i>Maurizio Moscara</i></b> (dalla pagina Facebook <a href="https://www.facebook.com/nandodallachiesapresidente?ref=hl">Nando dalla Chiesa Presidente della Repubblica</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-69513347995616274622015-01-23T18:44:00.000+01:002015-01-23T18:44:37.628+01:00Qualcuno vuole cambiare il nome, noi vogliamo cambiare i sentimenti...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggt1tBi9907lyB_eOeIOXFlNmTIRj3zcRPsyZug3sR0Vwe_nBCxljBKD9QhzmDQIcMnSsEFxFvzh_04AQg4jqCXIVztQkQnSwyPjURkOo5Jua46zGUaXMeCqHn7Ppjy2OCkKaq5rKeBxk/s1600/Nando-Dalla-Chiesa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggt1tBi9907lyB_eOeIOXFlNmTIRj3zcRPsyZug3sR0Vwe_nBCxljBKD9QhzmDQIcMnSsEFxFvzh_04AQg4jqCXIVztQkQnSwyPjURkOo5Jua46zGUaXMeCqHn7Ppjy2OCkKaq5rKeBxk/s1600/Nando-Dalla-Chiesa.jpg" height="320" width="212" /></a></div>
<br />
Guardando a molti dei firmatari ritrovo moltissime persone con cui ho percorso un pezzo di vita, persone che stimo infinitamente, persone che sono umanamente uniche. Insomma proprio della bella gente! Non piacerebbe anche a voi avere intorno gente cosi?<br />
<a name='more'></a> Allora firmate, firmate, firmate, fate firmare, fate firmare e ancora fate firmare. Qualcuno vuole cambiare il nome, noi vogliamo cambiare i sentimenti che le persone provano verso le Istituzioni a partire dall'Istituzione più simbolica. Io ho avuto la possibilità di avere Pertini, i nostri figli potranno avere Nando? Proviamoci tutti insieme, crediamoci e, come dice la grande Edda Boletti, a volte i sogni si realizzano.<br />
<br />
<b><i>Laura Incantalupo (da Facebook Nando dalla Chiesa Presidente della Repubblica)</i></b>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-9564285544848030082015-01-22T17:26:00.001+01:002015-01-23T09:21:28.835+01:00"Non c'è un sentiero segnato, sono le tue orme la strada". La politica secondo Nando dalla Chiesa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGuFv0zQUSPsRZMeogLMX0HR9CDmQiTv_ceueuaQFIMQ09gv88DHsNMAlGC5obwRMg6zUwYcFTn8ny7tAjzsgezVMHy8MNtLXwQS4TA4IgnAKHWsYBYdg153C8KoqwRHFV3pXFqt0ucoA/s1600/fiaccolata_Lea_NandodallaChiesa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGuFv0zQUSPsRZMeogLMX0HR9CDmQiTv_ceueuaQFIMQ09gv88DHsNMAlGC5obwRMg6zUwYcFTn8ny7tAjzsgezVMHy8MNtLXwQS4TA4IgnAKHWsYBYdg153C8KoqwRHFV3pXFqt0ucoA/s1600/fiaccolata_Lea_NandodallaChiesa.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
A volte, anzi spesso, anzi quasi sempre, la politica ci appare lontana, infrequentabile, asfittica, rifugio dei peggiori.<br />
Diceva Bismarck che la politica è come il salame. Che è meglio che la gente non sappia com'è fatta per davvero se no non ne mangerebbe più. Io di frequente penso che avesse ragione. Tanto che a volte evito anch'io di raccontarla del tutto. Tanto che penso a Bismarck e rido dentro di me quando osservo e studio i mille nostri comportamenti in parlamento o nelle riunioni di partito. Non per cinismo ma per proteggermi, per non smarrire il senso della realtà nella meschinità delle cose.<br />
Ma se ripenso a quel che ho visto e vissuto in quasi quarant'anni di impegno e di militanza dico che la politica è anche altro, tanto altro.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Politica è combattimento per idee. E' lotta per una bandiera, per più bandiere dai nomi tutti diversi.<br />
Politica è dedizione.<br />
Politica è amore per gli altri.<br />
Politica è sfida con l'esistente.<br />
Politica è stupore.<br />
Politica è innocenza.<br />
Politica è esperienza.<br />
Politica è mal di cuore, sangue che si infiamma davanti all'ingiustizia.<br />
Politica è freddezza.<br />
Politica è passione che non si placa.<br />
Politica è memoria che non si scioglie.<br />
Politica è invenzione.<br />
Politica è coraggio.<br />
Politica è pensiero.<br />
Politica è il mare che si rimescola.<br />
Politica è la vista che guarda lontano.<br />
Politica sono gli occhi che si fissano sul passante più vicino.<br />
Politica è orizzonte.<br />
Politica è parola che pesa.<br />
Politica è ironia.<br />
Politica è dolore.<br />
Politica è intransigenza.<br />
Politica è compromesso.<br />
Politica è misura, dell'intransigenza e del compromesso.<br />
Politica è inconciliabilità.<br />
Politica è fatica.<br />
Politica è potere che serve.<br />
Politica è affanno.<br />
Politica è intelligenza.<br />
Politica è rispetto di riti.<br />
Politica è trasgressione.<br />
Politica è la volta del cielo.<br />
Politica è racconto.<br />
<br />
Io sogno, amo, voglio questa politica. Ma voi cittadini a cui è stato tolto il diritto di scegliere non chiedetemi, non chiedetevi come si fa ad averla. Da almeno dieci anni la stella polare del mio pensiero sono due versi semplici e stupendi di Antonio Machado: Caminante no hay camino, se hace camino al andar. Viandante, la strada non c'è. La strada si fa camminando.<br />
<br />
Cammina mio figlio in un'altra parte del globo. Un giorno di due anni fa partimmo insieme per l'Irlanda. Guardammo un pomeriggio di sole la cartina per decidere dove andare. Fu allora che lui mi folgorò spiegandomi che cos'è il potere. Tu, mi disse, pensi che il potere sia comandare, magari per servire. Ma il vero potere è un'altra cosa. Prese la biro e tracciò una riga sulla cartina. Vedi?, mi disse, il vero potere è poter decidere di muoversi da un punto all'altro della terra quando vuoi tu. Nessuno è più potente di chi può deciderlo. Da più di cinque mesi lui cammina così. Da più di cinque mesi io sono il padre di uno degli uomini più potenti della terra.<br />
Ma i potenti della terra non lo sanno.<br />
<br />
Nando dalla Chiesa, 2006Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-42443628349460683572015-01-22T10:43:00.000+01:002015-01-22T10:43:56.790+01:00Ecco perché vorrei il professor Nando dalla Chiesa come Presidente della Repubblica.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirVoKwDRYvFu7aA7VEAK_jolNxM5XkI4xdpEIsfgo433HsezjyYT1ed9UijHjsYXIAj1ST0QWDiGQknm5GJKh8yr1Fc8od6qz514GzJvoJ0AXE1SApZ3wDU4xXRvLg2DX2uETWlDG454s/s1600/nando3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirVoKwDRYvFu7aA7VEAK_jolNxM5XkI4xdpEIsfgo433HsezjyYT1ed9UijHjsYXIAj1ST0QWDiGQknm5GJKh8yr1Fc8od6qz514GzJvoJ0AXE1SApZ3wDU4xXRvLg2DX2uETWlDG454s/s1600/nando3.jpg" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Foto: Pierpaolo Farina</b></td></tr>
</tbody></table>
<i><b><br /></b></i>
<i><b>di Marco Scipolo *</b></i><br />
<br />
<br />
<br />
L’ho visto far politica nel significato più alto del termine.<br />
<br />
L’ho visto servire il nostro Paese nelle Istituzioni anche dopo che la mafia, favorita dal comportamento di alcuni rappresentanti delle Istituzioni, gli uccise il padre.<br />
<br />
L’ho visto raccogliere il testimone del genitore ammazzato, che fu generale dell’Arma dei Carabinieri e prefetto di Palermo, e tutelarne – sovente solitario – l’onore dai periodici attacchi alla memoria sferrati, in passato, perfino dalla più alta carica dello Stato.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
L’ho visto citare in un suo libro le parole di suo padre: “Finché una tessera di partito conterà più dello Stato, non riusciremo mai a battere la mafia”.<br />
<br />
L’ho visto prodigarsi in Parlamento, come deputato e senatore, per proteggere la Costituzione e la Repubblica dalle minacce di poteri più o meno occulti annidati nelle Istituzioni.<br />
<br />
L’ho visto scrivere in difesa della dignità del Parlamento, come nel 2003 quando rimproverò i suoi colleghi che in Senato si erano alzati in piedi ad applaudire l’approvazione della mozione a sostegno della guerra di Bush all’Iraq (in quell’occasione affermò: “So che la guerra è comunque dolore, brutalità, che essa porta sempre con sé, fisiologicamente, la nefandezza che umilia anche le bandiere più nobili. Perciò mai applaudirei una guerra. Perché non è e non è mai stata sorella Guerra”).<br />
<br />
L’ho visto contrastare la corruzione con le armi dell’etica.<br />
<br />
L’ho visto impegnarsi, come sottosegretario all’università, nell’attuazione del Progetto Ethicamente presso gli atenei italiani a sostegno della legalità e dell’etica pubblica e nella valorizzazione delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica.<br />
<br />
L’ho visto far crescere il movimento antimafia.<br />
<br />
L’ho visto combattere la mafia con le armi della cultura, come sociologo, docente universitario e narratore civile.<br />
<br />
L’ho visto fondare il primo corso universitario di sociologia della criminalità organizzata.<br />
<br />
L’ho visto scrivere libri sulle vittime della mafia per recuperarne il ricordo e diffonderne l’esempio.<br />
<br />
L’ho visto risvegliare, attraverso questi libri, la coscienza civile e morale di un popolo.<br />
<br />
L’ho visto lottare contro la mafia con le armi delle Istituzioni.<br />
<br />
L’ho visto sedere nella Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia.<br />
<br />
L’ho visto cenare insieme ai ragazzi di Libera, l’associazione contro le mafie guidata da don Luigi Ciotti, ed elogiare il loro impegno.<br />
<br />
L’ho visto infondere nei loro cuori coraggio e speranza.<br />
<br />
L’ho visto biasimare un ministro della Repubblica il quale sosteneva che con la mafia si deve convivere.<br />
<br />
L’ho visto amare l’Italia, senza distinzione tra Nord e Sud della Penisola.<br />
<br />
L’ho visto coltivare il valore della memoria.<br />
<br />
L’ho visto custodire i valori della Resistenza, dai quali sono nati la nostra Costituzione e la nostra Repubblica.<br />
<br />
L’ho visto schierarsi dalla parte della legalità, sempre.<br />
<br />
L’ho visto rispettare il principio di laicità dello Stato.<br />
<br />
L’ho visto difendere il Tricolore vilipeso.<br />
<br />
L’ho visto battersi per un’informazione più libera.<br />
<br />
L’ho visto salvaguardare i diritti civili dei cittadini.<br />
<br />
L’ho visto manifestare perché la legge sia effettivamente uguale per tutti.<br />
<br />
L’ho visto proprietario di un profondo senso dello Stato e di una grande onestà intellettuale.<br />
<br />
L’ho visto criticare anche il suo stesso partito, la sua stessa maggioranza e il suo stesso Governo, per coerenza con i propri ideali e per fedeltà ai principi della Costituzione.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
L’ho visto pronunciare parole come queste: “Politica è dedizione, amore per gli altri, sfida con l’esistente, passione che non si placa, memoria che non si scioglie, è coraggio, pensiero, rispetto di riti, è potere che serve”.<br />
<br />
Con una persona così libera e perbene al Quirinale, penso che finalmente la Costituzione sarebbe al sicuro e la mafia, invece, in grave pericolo.<br />
<br />
Ecco perché vorrei il professor Nando dalla Chiesa come prossimo Capo dello Stato.<br />
<br />
<br />
<i>* il messaggio è stato pubblicato nella petizione su Change.org</i><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-28717854535315956762015-01-21T12:35:00.000+01:002015-01-21T12:50:34.252+01:00Siamo tutti coinvolti! fai firmare la petizione ai tuoi amici<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7HuapBfhxaZXXg015Ot9MXexeQl3Xq6R8V4dk-GQeN_7d8aBQxherjkXk_LBVRRMN9ETLUIqlv3ZoCkUFvPrQNVhhBCptrx-X9aXv2xb_opf3NjZ241487Uc_Zc4Hm8GJWvKl7PQR628/s1600/IMG_0425%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7HuapBfhxaZXXg015Ot9MXexeQl3Xq6R8V4dk-GQeN_7d8aBQxherjkXk_LBVRRMN9ETLUIqlv3ZoCkUFvPrQNVhhBCptrx-X9aXv2xb_opf3NjZ241487Uc_Zc4Hm8GJWvKl7PQR628/s1600/IMG_0425%5B1%5D.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Grazie a chi ha già firmato su <a href="http://www.change.org/u/nandodallachiesapresidente?lang=it" target="_blank">Change </a>e grazie anche a chi darà una mano a questa grande campagna spontanea a favore della candidatura di Nando dalla Chiesa alla presidenza della Repubblica.<br />
<br />
Abbiamo superato quota mille firme ed è un primo risultato straordinario. L'obbiettivo è quello di consegnare a tutti i "grandi elettori" (senatori, deputati, delegati delle Regioni) che voteranno per il Quirinale, un numero di adesioni rilevante (abbiamo fissato 10.000 firme) che possa testimoniare che c'è un'Italia perbene che non si rassegna alla corruzione e all'illegalità.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<b>Non abbiamo partiti o movimenti che ci aiutano, non abbiamo acquistato elenchi con migliaia di e-mail, non abbiamo migliaia di euro da investire in piattaforme online per reperire contatti. Non abbiamo lobby che ci appoggiano, non abbiano donazioni e neanche sponsor.</b><br />
<b><br /></b>
<b>Abbiamo però una cosa importantissima: la nostra passione civile.</b><br />
<b><br /></b>
<b>Tutto quello che possiamo fare è opera della nostra buona volontà e del nostro tempo, della nostra voglia di non rinunciare, della nostra irriducibile voglia di non rinunciare alla speranza di un'Italia migliore.</b><br />
<br />
L'invito che facciamo è quello di diffondere il più possibile questo appello. Se saremo in tanti, avremo davvero la possibilità di farcela.<br />
<br />
Sono molte le azioni che possiamo mettere in campo a costo zero o quasi zero. Proviamo ad elencarne qualcuna:<br />
<br />
1) Inviare un messaggio di invito a firmare la petizione a tutti gli amici Facebook<br />
<br />
2) Inviare un'e-mail a tutte le persone che si conoscono con il link della pagina di Change<br />
<br />
3) Twittare il link della petizione<br />
<br />
4) Scrivere un sms con il link della petizione<br />
<br />
Chi ha altre idee o altre proposte, si faccia pure avanti, in questo caso la creatività è fondamentale, soprattutto se non costa! Scrivici pure a <a href="mailto:nandodallachiesapresidente@gmail.com">nandodallachiesapresidente@gmail.com</a> o lascia un commento.<br />
<br />
Il messaggio che stiamo inviando ai nostri amici in queste ore è questo, e chi vuole può copiarlo o modificarlo come desidera:<br />
<br />
<i>Sto sostenendo la candidatura di Nando dalla Chiesa alla Presidenza della Repubblica, perché la legalità è alla base del vivere civile, senza di essa nessuna libertà e nessuna crescita sono possibili. Se ci credi e se la proposta ti sembra convincente, ti chiedo di firmare e di far firmare la petizione su Change.org. </i><br />
<i>Firmare non costa nulla, anzi, ci regala una speranza!</i><br />
<i>Grazie!</i><br />
<i>Questo è il link alla petizione:</i><br />
<i>https://www.change.org/p/parlamentari-e-delegati-delle-regioni-per-nando-dalla-chiesa-alla-presidenza-della-repubblica</i><br />
<i><br /></i>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-91670218117991833132015-01-20T19:24:00.000+01:002015-01-20T19:24:59.422+01:00Quella volta che rifiutò il posto tra le autorità per stare con noi studenti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9u97wPF_4J44TK8_NilRQU75elrnRSgYWUZl6lXhZ0kg0j5NQj5cOkxTRMLQDV7S14yNhs4FtorhYPZefj1WWE2oO3Ijdl2H31QJ4X0kXwHy6b9C5DOVT_UjMjYgh42FtzxOpKAozc2A/s1600/nando2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9u97wPF_4J44TK8_NilRQU75elrnRSgYWUZl6lXhZ0kg0j5NQj5cOkxTRMLQDV7S14yNhs4FtorhYPZefj1WWE2oO3Ijdl2H31QJ4X0kXwHy6b9C5DOVT_UjMjYgh42FtzxOpKAozc2A/s1600/nando2.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<b><i>di Pierpaolo Farina*</i></b><br />
<br />
<br />
22 maggio 2013, avevamo il treno alle 8 dalla stazione centrale, a Milano faceva un caldo infernale e io avevo il difficile compito di portare sani e salvi una quarantina di studenti del corso di Sociologia della Criminalità Organizzata di quell’anno a Civitavecchia, dove per la prima volta in 11 anni il Ministero aveva dato il via libera per la presenza di una piccola delegazione di universitari sulla Nave della Legalità.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Capodelegazione quasi per caso, non conoscevo nessuno dei 40 studenti, infatti la cosa più difficile fu associare i nomi alle facce durante l’appello nella carrozza, nella speranza di non essersene perso nessuno per strada. Il rischio, quando arrivammo a Roma, fu concreto, tanto che in un regionale carico all’inverosimile io e altri tre neo-commilitoni bloccammo le porte del treno per consentire a uno dei ragazzi munito di stampelle di non rimanere a terra insieme agli amici che lo aiutavano a “correre”.<br />
<br />
Che poi ci siamo scapicollati dal binario 4, dove approdò il Frecciarossa, al binario 28, dove partiva il regionale per Civitavecchia, semplicemente perché eravamo convinti che Lui ci stesse già aspettando sul treno delle 11:25. Lui ovviamente era il Professore, che però su quel regionale non c’era: aveva capito che eravamo noi ad arrivare alle 11:30, quindi aveva programmato tutto per prendere il regionale delle 12.<br />
<br />
Pensavamo che le sventure fossero finite lì, invece erano appena iniziate: il mare era mosso (forza 7, a quanto pare) e la nave era pesantemente in ritardo, così come il nostro pranzo. Che, una volta arrivato il Professore, decidemmo di consumare a spese nostre in una sorta di stazione di servizio al porto. Due tranci di pizza a testa, qualcuno si prese un gelato, Lui al centro che interrogava uno a uno su aspettative ed emozioni del viaggio, noi intorno, con i timidi che venivano stanati da un sorriso altrettanto timido, nell’attesa che si sapesse che fine avesse fatto il nostro mezzo di trasporto per Palermo.<br />
<br />
Due ore dopo arrivò e pensavamo fosse finita. Invece no, non lo era affatto, era appena iniziata: c’era il rito con le autorità, la banda, i saluti, il sindaco, il presidente del porto, il ministro e poi doveva ancora arrivare Grasso, senza il quale la nave non poteva partire, anche se in teoria rimaneva bloccata in porto perché non era saggio sfidare un mare del genere. E fu nell’attesa di Grasso e di sapere di che mare dovevamo morire che Lui si rivelò in tutta la sua grandezza.<br />
<br />
Mentre noi, a lato, eravamo accampati un po’ per terra e un po’ in piedi sotto il sole, Lui aveva un posto riservato in prima fila di fianco al ministro e se ne sarebbe potuto restare là seduto, perché alla fine se l’era anche conquistato sul campo quel posto d’onore. E invece, sotto gli occhi stupiti di ministro, portaborse e lacchè, si alzò, venne dove ci eravamo accampati e si sedette per terra insieme a noi, ad aspettare l’arrivo di Grasso e la decisione dell’autorità portuale circa la nostra effettiva partenza.<br />
<br />
Ecco, in questo episodio è racchiuso tutto Nando dalla Chiesa: una vita contro la mafia, dando però l’esempio. Perché è facile fare i bei discorsi, decisamente più difficile metterli in pratica. Facile ricordare Giovanni Falcone, un po’ più difficile farlo con l’umiltà, l’umanità e la semplicità che è tipica solo delle persone perbene. Delle persone oneste.<br />
<br />
Francamente non so quanti grandi elettori prenderanno in considerazione questa candidatura. Forse nessuno. Eppure nel paese che ha esportato nel mondo la parola "Mafia", che vanta il primato di aver dato i natali alla più potente organizzazione mafiosa del mondo (la 'ndrangheta) e a quella che lo era fino agli anni '90 (Cosa Nostra siciliana), che è il paese più corrotto d'Europa e ha come padre costituente un pregiudicato per frode fiscale, il cui cofondatore del partito è in galera per concorso esterno in associazione mafiosa... ebbene, in un paese come questo sarebbe opportuno, anzi, indispensabile, mandare al Quirinale uno che ha fatto della lotta alla Mafia una ragione di vita.<br />
<br />
Uno che, cosa ancora più importante, rifiuta il privilegio per sé perché lotta per i diritti di tutti. Per qualcuno sarà anche piccola cosa, ma in politica tutto questo è grande come una montagna.<br />
<br />
<br />
<i>* <a href="http://www.pierpaolofarina.it/" target="_blank">Pierpaolo Farina</a> è saggista e blogger. Nel 2009 ha fondato <a href="http://www.enricoberlinguer.it/">www.enricoberlinguer.it</a>, il primo sito web su Enrico Berlinguer, successivamente ha creato il blog <a href="http://www.qualcosadisinistra.it/" target="_blank">Qualcosa di Sinistra</a>, dove firma la rubrica “Il Rompiballe”. E' l’ideatore e lo sviluppatore di <a href="http://www.wikimafia.it/" target="_blank">WikiMafia</a> – Libera Enciclopedia sulle Mafie. Per l'editore Melampo, ha pubblicato il libro "<a href="http://www.melampoeditore.com/index.php?option=com_content&view=article&id=197&Itemid=71" target="_blank">Enrico Berlinguer. Casa per casa, strada per strada</a>" (2013)</i><br />
<div>
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-85027558868079737962015-01-19T21:28:00.001+01:002015-01-19T21:28:40.049+01:00Non solo antimafia. Nando dalla Chiesa dal teatro alla musica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjofZOEePrOK6bmGlMpneAo-E_uYDvvgZlBidV-LFtuXnK34IE_pshaDezMafXBO3NYOONqO4RP_rYNaPPaXxSatwh481rwZhYm4iAcX8zXEpxOvPrnCdeX4BcZOIV9RRipGKYWBXpAsSE/s1600/mantova+musica+festival.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjofZOEePrOK6bmGlMpneAo-E_uYDvvgZlBidV-LFtuXnK34IE_pshaDezMafXBO3NYOONqO4RP_rYNaPPaXxSatwh481rwZhYm4iAcX8zXEpxOvPrnCdeX4BcZOIV9RRipGKYWBXpAsSE/s1600/mantova+musica+festival.png" height="312" width="320" /></a></div>
<br />
Di Nando ci piace la poliedricità (non solo antimafia, insomma). Ad esempio la sua produzione di letteratura sportiva. Da "La farfalla granata" (dedicata a Gigi Meroni, il calciatore artista) è stata tratta anche una fiction televisiva. E a proposito di traduzioni artistiche, è giusto ricordare che da "Il giudice ragazzino" è stato tratto un film, mentre da "Le ribelli" sono venute fuori più versioni tetrali e anche "Poliziotta per amore", testo pensato per il teatro e interpretato da <a href="http://www.beatriceluzzi.com/" target="_blank">Beatrice Luzzi</a>.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Un'altro aspetto di Nando è la sua funzione con gli studenti. Ci sono sul web foto molto belle sia della "Nave della legalità" (quella che il 22 maggio va da Civitavecchia a Palermo) sia delle università itineranti. Date un'occhiata al sito di <a href="http://www.wikimafia.it/" target="_blank">Wiki Mafia</a>, wiki ideata dal vulcanico <a href="http://www.pierpaolofarina.it/" target="_blank">Pierpaolo Farina</a>.<br />
<br />
Una cosa che in pochi sanno -o in pochi ricordano- è che Nando ha promosso e organizzato, con Lidia Ravera e altri, cinque edizioni del <a href="https://myspace.com/mantovamusicafestival" target="_blank">Mantova Musica Festival</a>, nato nel 2004 come controfestival di Sanremo per protestare contro la nomina a direttore generale del festival nazionalpopolare più importante d'Italia di Tony Renis, amico dei Gambino di New York.<br />
<br />
In realtà non fu solo un controfestival, ma una manifestazione musicale fra le più belle e importanti di quegli anni, con la prima edizione che fece oltre 30 mila presenze e 3 milioni di spettatori sul circuito Odeon Tv e ospiti come Stefano Bollani. E con Mantova siamo ritornati a parole come legalità e antimafia: il festival fu una testimonianza originale e creativa di come questo Paese abbia un'anima pulita, combattiva, determinata che non vuole piegarsi né alla prepotenza né all'ingiustizia.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-1950176971534012962015-01-19T15:47:00.002+01:002015-01-19T15:48:56.277+01:00Lancio di una petizione pubblica per Nando dalla Chiesa al Quirinale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipLIkGqzQuyhc6xsHEexIuF_YenhYgV-ZS0D14YU__POKBp6Azzvulzh4RjpJEDC5JbabKb3PN_8BKEPWUXGaoEGeg35WYkgcmR6-KzH-vojWB3oY7kR5tFrjqqgH74-qRcT8dotMxCwA/s1600/Change.org_Logo.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipLIkGqzQuyhc6xsHEexIuF_YenhYgV-ZS0D14YU__POKBp6Azzvulzh4RjpJEDC5JbabKb3PN_8BKEPWUXGaoEGeg35WYkgcmR6-KzH-vojWB3oY7kR5tFrjqqgH74-qRcT8dotMxCwA/s1600/Change.org_Logo.png" height="125" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Per rendere concreta la nostra proposta, abbiamo lanciato una petizione pubblica su Change.org, indirizzata ai 'grandi elettori' che da fine gennaio inizieranno a votare per il nuovo Presidente della Repubblica italiana.<br />
<br />
Il link dove firmare la petizione è<br />
<a href="https://www.change.org/p/parlamentari-e-delegati-delle-regioni-per-nando-dalla-chiesa-alla-presidenza-della-repubblica?recruiter=215380156&utm_source=share_petition&utm_medium=email&utm_campaign=share_email_responsive">https://www.change.org/p/parlamentari-e-delegati-delle-regioni-per-nando-dalla-chiesa-alla-presidenza-della-repubblica?recruiter=215380156&utm_source=share_petition&utm_medium=email&utm_campaign=share_email_responsive</a><br />
<br />
Se la proposta ci sembra convincente e seria, ciascuno di noi è chiamato a diffonderla con ogni mezzo: inviando e-mail agli amici, condividendola su Facebook e Twitter, parlandone a voce, insomma siamo un gruppo spontaneo, senza soldi e senza strutture, ma con coraggio e determinazione, e un po' di voglia di sognare, potremo perfino scalare il Colle!<br />
<br />
Non sappiamo quale sarà il risultato, ma come scriveva Pasolini "<i>per dare testimonianza della verità il colpo dei dadi va lanciato, incuranti che il calcolo dei dadi più non torni</i>"Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-42950567559099356552015-01-18T21:30:00.000+01:002015-01-18T21:30:00.402+01:00La corruzione tarpa le ali ai più giovani e ai più braviCosa succede se un Paese non ricorda, se fa finta di nulla? Come reagire se il Paese "è marcio di corruzione e indifferenza"? Quando finiremo di credere ai proclami e di guardare, invece, i fatti e il lavoro? C'è un alba, finalmente? Su 7Gold l'intervista a Nando dalla Chiesa.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/rd4iYLMmeXw?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
La ricetta magica per uscire dalla corruzione non c'è, perché il primo problema è la testa. E' un problema di testa. E non possiamo neanche chiamare in soccorso delle leggi che poi applicheremo con questa testa. (...) Questo è un paese che non si accorge che la corruzione fa male e farà sempre più male con questa crisi economica, tarperà le ali ai più giovani e ai più bravi..."<br />
<br />
L'intervista è andata in onda il 15 dicembre 2014,<br />
<br />
#nandodallachiesapresidente<br />
#presidentedellarepubblicaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-17852217934805012592015-01-18T20:25:00.000+01:002015-01-18T22:42:10.173+01:00Appello per Nando dalla Chiesa Presidente della Repubblica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDLa8r8EqfUdivpx6i13ILeKlhLPPFD8weld0JtPhVjHzfFVJLfi1ea-sa5B6uN5tHTu4vJ_sjnwFfpQt1HaXarZkXJoWzIumK13JKmsbXzkiOnArBr9JhtU8yT4OHMvsDlEg57O8ixvA/s1600/Nando-Dalla-Chiesa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDLa8r8EqfUdivpx6i13ILeKlhLPPFD8weld0JtPhVjHzfFVJLfi1ea-sa5B6uN5tHTu4vJ_sjnwFfpQt1HaXarZkXJoWzIumK13JKmsbXzkiOnArBr9JhtU8yT4OHMvsDlEg57O8ixvA/s1600/Nando-Dalla-Chiesa.jpg" height="320" width="212" /></a></div>
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Siamo uno dei paesi più industrializzati al mondo e siamo anche fra quelli col più alto tasso di corruzione. Siamo la patria del diritto e siamo anche quella dell'illegalità mafiosa. Abbiamo appena terminato il semestre di presidenza europea e fra pochi mesi ospiteremo l'Expo mondiale, ma abbiamo infrastrutture da terzo mondo, disoccupazione alle stelle e famiglie sempre più povere.<br />
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In questa Italia delle contraddizioni, pensare alla figura del Presidente della Repubblica dovrebbe voler dire, almeno per una volta, pensare non da elettori di questo o quel partito, non da delusi della politica, ma da cittadine e cittadini che pretendono di avere nel capo dello Stato un punto di riferimento solido, di fiducia piena, capace di essere da una sola parte: quella dell'Italia e degli italiani.<br />
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La candidatura di Nando dalla Chiesa nasce, come si dice, "dal basso", attraverso il passaparola digitale sui social network, perché un gruppo di persone, senza curarsi delle rispettive appartenenze politiche, ha voluto dare valore a quest'uomo straordinario, educatore, saggista, docente universitario, presidente onorario di Libera, e uomo libero lui stesso, generoso, onesto, coraggioso, dalla schiena dritta.<br />
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Che il Paese dove è nata la mafia elegga Presidente della Repubblica una persona che ha speso la sua vita per la difesa della legalità, che ha competenza profonda delle leggi e delle dinamiche istituzionali, sarebbe davvero un bel segnale, rafforzato dal fatto che quel cognome -dalla Chiesa- è inciso nelle nostre coscienze di italiane e di italiani per le azioni e le parole del generale dei Carabinieri Carlo Alberto, martire civile di un'Italia troppo spesso immemore del sacrificio estremo dei suoi figli.<br />
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Sappiamo che il Presidente della Repubblica è eletto dai cosiddetti "grandi elettori": deputati, senatori, rappresentanti delle Regioni e delle Autonomie. È a loro che chiediamo di valutare con attenzione e responsabilità la nostra proposta, quella di eleggere Nando dalla Chiesa al ruolo istituzionale più importante del Paese.<br />
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È una candidatura di alto profilo, di garanzia per tutti i cittadini, di spessore culturale indubbio, capace di di vigilare sul rispetto della Costituzione, di rappresentare l'unità nazionale e il nostro Paese nel mondo con onore e dignità.<br />
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<a href="https://www.facebook.com/nandodallachiesapresidente?ref=hl" target="_blank">Qui la pagina Facebook</a> dove esprimere l'adesione attraverso il "mi piace"Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-33334088857398693182015-01-18T18:50:00.003+01:002015-01-18T18:51:55.457+01:00Più di quarant'anni di impegno contro la mafia<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgArY-vVeNFUSMN4ci0rjmhO2zjkiGxN0G3dlPrWdLi_YQ2iJxeh2j5cumL-aDfLPzrdLulbO3Xkv2EKZEJU7OF1LHtKxmbhH4kEmiDuWam8_xc-VKXeyh77DTraulYJHqUDvKFDmC9YrE/s1600/auguri-nando-wikimafie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgArY-vVeNFUSMN4ci0rjmhO2zjkiGxN0G3dlPrWdLi_YQ2iJxeh2j5cumL-aDfLPzrdLulbO3Xkv2EKZEJU7OF1LHtKxmbhH4kEmiDuWam8_xc-VKXeyh77DTraulYJHqUDvKFDmC9YrE/s1600/auguri-nando-wikimafie.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>L'immagine è tratta dal sito Wiki Mafia http://www.wikimafia.it/(Foto: Pierpaolo Farina)</i></td></tr>
</tbody></table>
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Ve lo immaginate che faccia farebbero i mafiosi d'ogni dove, i criminali in giacca e cravatta, i politici collusi con le organizzazioni mafiose, se al Quirinale fosse eletta una persona come Nando dalla Chiesa?<br />
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Il suo impegno per la legalità e contro le mafie nasce ben prima dell'assassinio del babbo, il generale dei carabinieri Carlo Alberto, avvenuto a Palermo il 3 settembre 1982.<br />
Nando scrisse la tesi di laurea sulla mafia e la presentò alla Bocconi nel 1973: lui stesso lo ha ricordato a Berlino proprio in questi giorni. Questo impegno non è mai venuto meno negli anni, anzi si è rafforzato cogli studi, con le azioni, con l'organizzazione, con la testimonianza.<br />
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Con le mafie, dunque, Nando dalla Chiesa ci si è misurato misurato in tutti i modi: da <b>studioso</b>, da <b>militante</b> civile fondando circoli e giornali (fra tutti "Società Civile") e come presidente onorario della più grande associazione antimafia d''Italia e d'Europa (Libera), da <b>fondatore e leader di un movimento politico</b> andato in parlamento (la Rete), da <b>parlamentare </b>(membro e segretario della Commissione antimafia), da uomo delle istituzioni cittadine (oggi è presidente del Comitato antimafia del Comune di Milano), da <b>scrittore</b>, da <b>giornalista</b>, da <b>autore teatrale</b>; e non ultimo da <b>familiare di vittima</b> che è stato combattiva parte civile nel maxiprocesso di Palermo e ha avuto il coraggio di indicare per primo le responsabilità politiche di Giulio Andreotti (con "Delitto imperfetto", nel 1984). Da <b>educatore</b>. E da <b>docente universitario</b>, che ha introdotto il primo corso universitario in Italia sulla criminalità organizzata e ha dato vita a una intera scuola su questo a Scienze Politiche, dove oggi dirige l'Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'Università degli Studi di Milano (da lui ideato).<br />
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Oggi Nando ha portato l'antimafia anche all'estero, all'università di Berlino (la più antica, la Humboldt), dove sta tenendo un corso per far capire anche alla Germania che cosa sia la mafia e che minaccia rappresenti anche per la società tedesca.<br />
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Non sappiamo se ai "grandi elettori" che a fine gennaio eleggeranno il nuovo presidente della Repubblica, questa profonda cultura antimafiosa che caratterizza e segna la vita stessa di Nando, farà effetto, se provocherà una qualche riflessione. Sappiamo, però, che oggi l'Italia per ritrovare se stessa, ha bisogno di Nando dalla Chiesa al Quirinale, perché non c'è prosperità, non c'è giustizia, non c'è sviluppo se non c'è legalità, e Nando è oggi il miglior garante che gli italiani possono chiedere.<br />
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<div style="text-align: right;">
Comitato per Nando dalla Chiesa Presidente della Repubblica</div>
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#nandodallachiesapresidente<br />
#presidentedellarepubblicaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-23988032407718553242015-01-18T10:28:00.002+01:002015-01-18T10:37:15.734+01:00"In questo scatto c'è tutto"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPEyoiXtgjLNttGxsefMjnTi_3-0auGuoRrddVhxiY7cwFYL-19yyXE1bKFzCI89hvlCk41Zz94vTwKY_dVHlRb-37eyPeOEmLu4jVTaBeK65m8hEFSaj5LBEnqpYx2WjwzH_Zqp14lq8/s1600/nando_dallachiesa_donluigi_ciotti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPEyoiXtgjLNttGxsefMjnTi_3-0auGuoRrddVhxiY7cwFYL-19yyXE1bKFzCI89hvlCk41Zz94vTwKY_dVHlRb-37eyPeOEmLu4jVTaBeK65m8hEFSaj5LBEnqpYx2WjwzH_Zqp14lq8/s1600/nando_dallachiesa_donluigi_ciotti.jpg" height="267" width="400" /></a></div>
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Abbiamo 'sottratto' questa bella immagine dal profilo Facebook di Emilia, la moglie di Nando dalla Chiesa. E' una foto straordinaria perché, come scrive la stessa Emilia nel commento "In questo scatto c'è tutto".<br />
#nandodallachiesapresidenteAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-5299611628634895322015-01-17T22:00:00.001+01:002015-01-17T22:12:23.769+01:00"La lotta contro la prepotenza e l'ingiustizia sono valori che vanno onorati"<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEPh5jsze8QKILQwq8Qhu90S3kZLf90M_NNkaBKhygvcGNdidI0ngZItdI4PevlbdDIUAPod2qYBuM92qWaZ7Zs9IsPSFPo-MZn0YApPppbNgGGN5ZrpC6cR_hSPlIlg5FJTtkA7ExXBQ/s1600/dallachiesa_ph_Lidia_Baratta.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEPh5jsze8QKILQwq8Qhu90S3kZLf90M_NNkaBKhygvcGNdidI0ngZItdI4PevlbdDIUAPod2qYBuM92qWaZ7Zs9IsPSFPo-MZn0YApPppbNgGGN5ZrpC6cR_hSPlIlg5FJTtkA7ExXBQ/s1600/dallachiesa_ph_Lidia_Baratta.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nando dalla Chiesa (Foto: Lidia Baratta)</td></tr>
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<b>Università degli Studi di Milano - Inaugurazione Anno Accademico 2014-2015</b><br />
<b><br /></b>
<b><i>Laudatio di Nando Dalla Chiesa per il conferimento della laurea ad honorem a don Luigi Ciotti, don Virginio Colmegna e don Gino Rigoldi</i></b><br />
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L’Università degli Studi di Milano conferisce oggi ad honorem la sua laurea magistrale in Comunicazione pubblica e di impresa a tre persone speciali: don Luigi Ciotti, don Virginio Colmegna e don Gino Rigoldi.<br />
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Tre protagonisti del nostro tempo, tutti e tre uomini di chiesa che un linguaggio cresciuto nella nostra università, a partire da un gruppo di studenti, ha designato come “i don dell’Italia civile”, e che un altro vocabolario, nutrito dalla stessa ammirazione per la generosità della loro esperienza di vita, indica come “preti di strada” o, con più precisione, “preti di trincea”.<br />
<a name='more'></a><br />
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Si tratta di persone che hanno militato per lunghi decenni dalla parte degli ultimi, qualunque volto questi assumessero sotto le folate impietose della storia: i senza casa delle notti metropolitane, i giovani divorati dalla tossicodipendenza, gli emarginati con addosso gli sfregi della violenza sociale o familiare, i malati a lungo senza speranza di aids, le vittime della mafia e i loro familiari, i migranti senza né lingua né diritti alla ricerca di accoglienza, di un segno di fratellanza umana.<br />
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Tutti, essi, hanno accolto e aiutato, spesso cercandoli e andando loro incontro, senza mai domandare se avessero un dio e quale fosse. In un paese che appare trascinato dai suoi vizi culturali -come una dannazione- a vedere nascere il lucro e la speculazione sulle sciagure naturali e sui drammi sociali, don Luigi, don Virginio e don Gino si sono invece dedicati ad alleviare quelle sciagure e quei drammi mettendo a disposizione dell’area mai chiusa della sofferenza il proprio prestigio, il proprio senso di giustizia, anche la propria resistenza fisica.<br />
Hanno svolto così nel modo più alto una delle tre funzioni istituzionali dell’università, quella del servizio alla società in cui opera e della promozione delle sue consapevolezze morali e civili. Ma ne hanno svolto pure una seconda, quella della formazione.<br />
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Preti di strada, ma anche di letture e di ragionamenti complessi, più volte scrittori, hanno offerto e offrono a giovani e insegnanti occasioni di studio e di formazione d’avanguardia su temi spesso trascurati proprio dall’accademia, portando in questa attività formativa i frutti di una instancabile ricerca sul campo, offrendo a generazioni di studiosi un sapere di prima mano, talora terribilmente di prima mano.<br />
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Per fare questo hanno svolto, hanno dovuto svolgere, una azione continua e multiforme di comunicazione. Se oggi l’Università degli Studi di Milano, che questa disciplina insegna, dà loro una laurea in comunicazione pubblica e di impresa è proprio perché, a partire dalle loro vite, vuole appunto ricordare quanto ampia e intensa, e non solo frivola, sia l’attività di comunicazione su cui si costruisce la società ogni giorno.<br />
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Comunica la pubblicità geniale, il marketing sapiente. Ma comunica anche e soprattutto la parola che intreccia le volontà e i destini, che accompagna e dà speranza. Comunica il comportamento che dà credibilità alla parola. Parla agli allievi il comportamento del docente, parlano al figlio le scelte di vita del padre. Parla la qualità dei prodotti e dei servizi, il modo di essere di un’impresa. Comunica perfino il silenzio. Comunicava a tutti il suo valore militare Achille, lasciando incerte le sorti della guerra, quando silenzioso nella tenda rifiutava di combattere per il torto inflittogli da Agamennone. Comunica in silenzio i suoi ideali il patriota o il partigiano che accetta in nome loro la fucilazione. Il suo silenzio che sarà per sempre parla più della parola. Ma parla pure il silenzio davanti all’empietà. Verità elementari che la scienza della comunicazione sembra avere dimenticato.<br />
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Nel silenzio pubblico don Luigi Ciotti telefona ogni mattina ai familiari delle vittime di mafia per i quali ricorre quel giorno l’anniversario del loro caro. Nel silenzio pubblico don Virginio Colmegna offre riparo all’ultimo migrante buttatogli tra le braccia da guerre o dittature o speranze disperate. Nel silenzio pubblico don Gino Rigoldi, centimetro per centimetro, guadagna al rispetto e all’amore gli adolescenti a cui la vita ha insegnato la legge brutale della forza fisica. Ma nel silenzio il comportamento genera i suoi frutti. Ciò che è privato e silenzioso diventa nel tempo fatto pubblico e fragoroso dinnanzi ai costumi del paese.<br />
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Perché anche gli ultimi parlano. Perché il passaparola instancabile e spontaneo costruisce il senso e la bellezza di quell’agire e lo consegna, come un suggerimento prezioso, al padre dell’ultimo poliziotto ucciso dalla mafia o all’ultimo migrante che sbarca a Lampedusa. Consapevoli, loro, di quel che l’informazione a volte non sa, perché li raggiunge la comunicazione dei simili, della vita quotidiana, assai più che il flusso del mondo virtuale.<br />
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L’Università degli Studi conferisce la sua laurea ad honorem in Comunicazione pubblica e di impresa a tre persone che non frequentano l’inglese e che difficilmente presenterebbero a un convegno schemi e grafici luminosi. Non perché questa mancanza di attitudine debba essere assunta come merito. Ma per indicare la quantità delle convenzioni che pesano sull’idea comunemente affermatasi di che cosa sia e di come sia fatta la buona comunicazione, la comunicazione efficace.<br />
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La storia dei tre “don” sta lì a dimostrare, piuttosto, la potenza della parola credibile, la forza che si sprigiona dalle esperienze di vita. Le parole pesano diversamente, e conquistano diversamente, a seconda di chi le pronuncia e dei valori che le sorreggono. La teoria della comunicazione prova a cimentarsi con questa ineludibile verità ricorrendo al concetto di reputation (un termine inglese, naturalmente) ma il messaggio che le arriva da queste tre biografie, che sono insieme individuali e collettive, è ben più alto. Non di <i>reputation </i>si tratta, ma di storia sociale profonda, di un patrimonio cumulativo di speranze e di solidarietà.<br />
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La parola che fabbrica. L’uso di uno dei più grandi doni che la natura abbia fatto all’uomo. Questo è in fondo il tema svolto dai protagonisti di questa nostra giornata. Non la comunicazione come strumento per manipolare gli orientamenti di consumo o di condotta, per piegarli a esigenze private. Ma la comunicazione come strumento di ideali generosi, grazie a cui ciò che a stento si delinea come sogno diventa realtà che opera e trasforma, e smuove le coscienze. Un messaggio controcorrente davanti all’idea montante di una comunicazione asettica, indifferente all’identità e agli scopi di chi deve rappresentare, soddisfatta del suo dizionario professionale e che ha fatto della responsabilità sociale una sua branca specialistica.<br />
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In questo senso la comunicazione dei tre protagonisti oltre ad acquisire una fortissima dimensione pubblica diventa, di fatto, anche comunicazione di impresa. Essi creano come l’imprenditore schumpeteriano, non per calcolo razionale ma muovendo da una fortissima energia e spinta interiori.<br />
Rompendo gli schemi dell’immaginazione pubblica e realizzando cose nuove, così che, dopo, la società non è più uguale a prima. Esattamente come fa con le sue innovazioni l’imprenditore schumpeteriano, il quale ogni volta rompe “il flusso circolare dell’economia”. Artefici di imprese sociali.<br />
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Come Comunità nuova, come la Casa della Carità ispirata un giorno da Carlo Maria Martini. Come il Gruppo Abele o come l’associazione Libera. Ma artefici anche di imprese economiche. Difficili, preziose. Le cooperative per reinserire i giovani emarginati o per dare terra amica a chi è giunto senza averi nel nostro paese. Le cooperative che sfidano ogni anno le intimidazioni e gli incendi e le distruzioni del raccolto nel sud martoriato dalle mafie ma ormai anche nel nord. Imprese seguite con amore e con passione, progetti ogni volta sostenuti e incoraggiati e promossi davanti alle istituzioni, alle banche, agli utenti, ai consumatori, alle comunità più diverse attraverso la pura forza della parole e della credibilità personale.<br />
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Conferendo queste tre lauree ad honorem, l’Università degli Studi di Milano comunica anch’essa. Dice con la solennità dell’inaugurazione di un anno accademico che la solidarietà e il servizio agli altri, la lotta coraggiosa contro la prepotenza e l’ingiustizia sono valori che le appartengono e che vanno onorati.<br />
Lo dice alla città con cui ha intrecciato la sua lunga storia, a volte bellissima, a volte umiliante o tormentata, lo dice ai suoi studenti, gli stessi di cui è chiamata a forgiare l’etica della professione avviandoli a diventare avvocati e magistrati, professionisti e diplomatici, pubblici amministratori e giornalisti, ricercatori e insegnanti, medici e imprenditori.<br />
Lo dice anche agli studenti che vengono da lontano o che guardano a lei da lontano, in un mondo percorso, dal Messico alla Siria, da antiche e sempre nuove ingiustizie e violenze e che non vogliono assuefarsi alla rappresentazione hegeliana della storia come immenso mattatoio.<br />
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Comunica se stessa, questa università, anche al sistema accademico italiano. Scegliendo al suo cospetto, forte della sua storia e del suo prestigio, quali valori premiare, anche nella comunicazione: la fatica più della notorietà mediatica, l’immagine che si sostanzia di scelte di vita più che l’immagine sospinta da successi repentini.<br />
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Spiegando ai suoi studenti che non vivono in un luogo senz’anima e che l’espressione “comunità accademica” è fatta certo di un aggettivo ma prima ancora di un sostantivo esigente verso tutti. In una società convintasi che il grande comunicatore sia un giocoliere delle parole, capace di sostituire la realtà con l’affabulazione, l’Università, con il buon senso che accompagna il rigore scientifico, spiega che il grande comunicatore è colui che senza altri mezzi persuade altri verso la costruzione di realtà nuove o verso traguardi importanti: finanziare una scoperta scientifica, aprire nuovi percorsi collettivi, introdurre leggi e principi che fanno più civile una società.<br />
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E’ quello che hanno fatto don Luigi Ciotti, don Virginio Colmegna, don Gino Rigoldi. Parlando nelle sedi istituzionali più solenni o arrivando stanchi e trafelati di sera in un anonimo circolo di periferia, celebrando messe dei diritti o messe multireligiose, o intessendo una infinità preziosa di dialoghi a due, tenendo una mano sconosciuta e impaurita o rabbiosa o offesa tra le proprie, a volte mentre in altri luoghi i signori del crimine li maledivano .<br />
A loro il grazie sincero dell’Università di Milano, dei suoi studenti, dei suoi docenti e ricercatori, di tutto il suo personale.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-80836229637593233392015-01-16T16:13:00.000+01:002015-01-16T16:13:08.192+01:00Dal paese delle mafie al paese della legalità<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaGDvcTC9OhZ1JRDHS9TPg4jUKBAnhBGBaVACzbXB9Ng26xIFFZIAtHBpuxwyO9rqLzG1S4yQJPvz69zwPj6QI7Kj6_kkAfFV1JXQUuwcYdGd11TdbI-BuWftoekZ3L7Q4mPWB4HStDUc/s1600/Carlo_Alberto_e_Nando_dallaChiesa.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaGDvcTC9OhZ1JRDHS9TPg4jUKBAnhBGBaVACzbXB9Ng26xIFFZIAtHBpuxwyO9rqLzG1S4yQJPvz69zwPj6QI7Kj6_kkAfFV1JXQUuwcYdGd11TdbI-BuWftoekZ3L7Q4mPWB4HStDUc/s1600/Carlo_Alberto_e_Nando_dallaChiesa.png" height="320" width="222" /></a><a class="_58cn" data-ft="{"tn":"*N","type":104}" href="https://www.facebook.com/hashtag/nandodallachiesapresidente" style="background-color: white; color: #3b5998; cursor: pointer; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-decoration: none;">#nandodallachiesapresidente</a><br />
<br style="background-color: white;" /><span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Che il Paese dove è nata la mafia elegga Presidente della Repubblica una persona che ha speso la sua vita per la difesa della legalità, che ha competenza profonda delle leggi e delle dinamiche istituzionali, sare</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #141823; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">bbe davvero un bel segnale, rafforzato dal fatto che quel cognome -dalla Chiesa- è inciso nelle nostre coscienze di italiane e di italiani per le azioni e le parole del generale dei Carabinieri Carlo Alberto, martire civile di un'Italia troppo spesso immemore del sacrificio estremo dei suoi figli.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4561650997983782444.post-91242466148207437962015-01-16T15:50:00.000+01:002015-01-16T15:52:30.171+01:00Italia, paese legale<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEuEG2Ui5BS-YgHaRt8HdPbFZAnk3TjHjksc13EDWU9PEG8NlX1sYbir9LpSg8DLrjDkbIZK8vkKtDGZxH8ZtZqLgo-EDGtRp5zPP35cU2Bm1ohh_Lp9JRzHHb27j3hgPdmgmrY-SB3vQ/s1600/hashtag.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEuEG2Ui5BS-YgHaRt8HdPbFZAnk3TjHjksc13EDWU9PEG8NlX1sYbir9LpSg8DLrjDkbIZK8vkKtDGZxH8ZtZqLgo-EDGtRp5zPP35cU2Bm1ohh_Lp9JRzHHb27j3hgPdmgmrY-SB3vQ/s1600/hashtag.png" height="37" width="400" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEuEG2Ui5BS-YgHaRt8HdPbFZAnk3TjHjksc13EDWU9PEG8NlX1sYbir9LpSg8DLrjDkbIZK8vkKtDGZxH8ZtZqLgo-EDGtRp5zPP35cU2Bm1ohh_Lp9JRzHHb27j3hgPdmgmrY-SB3vQ/s1600/hashtag.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Perché con Nando dalla Chiesa? </span><span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Perché la legalità è alla base del vivere civile, senza di essa nessuna libertà e nessuna crescita sono possibili</span></a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00566828230669663300noreply@blogger.com0